Il fegato è l’organo più grande del corpo umano e il più complesso quanto a funzioni. Di fatto ha funzionalità estremamente complesse tanto da essere spesso paragonato a una centrale chimica. Collocato sotto il diaframma e il costato destro, può essere colpito da patologie diverse, più o meno gravi, che hanno ripercussioni sull’intero organismo.
L’epatologia è la branca della medicina che si occupa dello studio, della prevenzione, della diagnosi e della gestione delle malattie che colpiscono il fegato, la cistifellea, le vie biliari e il pancreas.
PATOLOGIE TRATTATE DALL’ EPATOLOGO
- epatiti croniche di origine virale (come l’epatite A, B e C, Delta ed altre)
- epatiti autoimmuni (epatite autoimmune, colangite sclerosante primitiva e secondaria, colangite biliare primitiva o cirrosi biliare primitiva)
- cirrosi
- colangite sclerosante
- steatosi epatiche
- calcoli della cistifellea e delle vie biliari
- pancreatiti (acute o croniche)
- stasi biliare
- infiammazione acuta o cronica e infezione della cistifellea
- malattie neoplastiche (tumore al fegato, alla colecisti e al pancreas)
- malattie da abuso di alcoolici
- epatopatie metaboliche NAFLD, NASH (steatosi e fibrosteatosi epatiche non alcooliche)
- tumore al fegato (epatoblastoma, epatocarcinoma, cisti epatiche, tumore metastatico, emangioma cavernoso)
- Tumore del sistema biliare (cancro della cistifellea, colangiocarcionoma)
- Ipertensione portale
- monitoraggio del paziente post trapianto
La visita epatologica prevede l’analisi completa della storia clinica del paziente e si concentra sugli aspetti relativi alla salute del fegato, della cistifellea e delle vie biliari. Per fare questo, l’epatologo utilizza l’ecografia dell’addome superiore che permette di studiare in maniera accurata il fegato, i rami vascolari, le vie biliari e la colecisti, la milza e il pancreas.
L’ecografia dell’addome è una metodologia diagnostica assolutamente centrale nello studio delle patologie di fegato, pancreas, colecisti e vie biliari. Semplice e priva di rischi, consente di descrivere nel dettaglio la struttura degli organi interessati, specie in presenza di esami clinici sospetti o di sintomi. Utile a valutare la consistenza delle strutture anatomiche, l’ecografia valuta anche l’afflusso e il deflusso di sangue e consente l’individuazione di cisti, formazioni anomale e fibrose, polipi, calcoli e aree oggetto di infezione.
E’ bene rivolgersi allo specialista se si nota la presenza di sintomi quali ittero, asciti (raccolta di liquido nella cavità addominale) o analisi del sangue che presentano anomalie nei risultati.
A volte il diabetologo o l’oncologo chiedono un supporto epatologico per patologie metaboliche o infettive. Naturalmente qualunque paziente che nota aumento delle transaminasi o di altri enzimi epatici, presenza di steatosi all’ecografia dell’addome o dubbi circa la presenza di una epatite virale fa bene a rivolgersi all’epatologo.
COSA SERVE SAPERE PRIMA DI ESGUIRE UNA VISITA EPATOLOGICA
Non sono previste norme di preparazione, il paziente è invitato a portare con sé eventuali esami effettuati su richiesta del proprio medico curante, la documentazione medica pregressa e un promemoria in cui sono indicati tutti i farmaci che sta assumendo.