L’ecografia testicolare (scrotale) è un esame non invasivo (poiché è una metodica che utilizza gli ultrasuoni, con tale tipo di energie non viene arrecato alcun danno alle regioni esaminate) che permette, con una sonda appoggiata appunto sullo scroto, cioè la “borsa” che contiene i testicoli, di valutarne il contenuto: testicolo nelle sue diverse componenti (dididimo, epididmo, tunica vaginale) e funicolo spermatico.
Questa ecografia permette la valutazione volumetrica e morfologica della sede dei testicoli, epididimi e dotti deferenti: fornisce informazioni sulla struttura dei testicoli (per esempio presenza di tumori) e su eventuali patologie degli annessi testicolari (es. cisti dell’epididimo, idrocele).
Il medico può raccomandare un ecografia testicolare per identificare, determinare o valutare:
- se un nodulo nello scroto o nei testicoli è solido (che indica un tumore) o riempito di liquido (che indica una cisti)
- l’esito di un trauma allo scroto.
- l’eventuale torsione testicolare (un cordone spermatico attorcigliato che può provocare un’occlusione dei vasi sanguigni che conducono il sangue ai testicoli)
- le fonti di dolore o gonfiore nei testicoli.
- il varicocele (una dilatazione delle vene testicolari che provoca un iper-afflusso di sangue negli stessi)
- le cause dell’infertilità.
- la posizione di un testicolo non prescritto (Criptorchidismo).
- un’infezione nel testicolo
- un idrocele (una raccolta benigna ma eccessiva di liquido attorno al testicolo)
- uno spermatocele (una cisti piena di liquido sui dotti del testicolo)
- l’orchite (un’infiammazione acuta di uno o di tutti e due i testicoli)
COME SI SVOLGE L’ESAME
Durante l’ecografia testicolare viene chiesto al paziente di assumere diverse posizioni, sdraiato e in piedi. Il medico applica una piccola quantità di gel sulla pelle delle borse scrotali e delle regioni limitrofe, poi appoggia sull’area anatomica da esaminare una sonda e la muove. La sonda è collegata all’apparecchio ecografico e produce immagini corrispondenti alle sezioni anatomiche delle strutture esaminate.
L’ecografia ha una durata di circa 20 minuti.
Il referto è immediato, ovvero viene consegnato al paziente subito dopo la conclusione dell’esame.
PREPARAZIONE
Per sottoporsi a questo tipo di esame non è richiesta alcuna preparazione particolare.
E’ necessario presentarsi all’esame con i referti delle ultime ecografie eseguite o di qualunque altro esame fatto in precedenza (RMN, RX, esami del sangue, ecc…), lettere di dimissione dopo ricoveri e farmaci assunti abitualmente.
E’ consigliato portare un referto del medico specialista oppure l’impegnativa del medico curante che riporti l’indicazione del cosiddetto “Quesito Clinico” (o Quesito Diagnostico), con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificato dal medico curante del paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del quesito clinico consente al medico ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.