L’ecografia inguinale è un esame di tipo diagnostico che permette di visualizzare, attraverso emissioni di ultrasuoni non dannosi per l’organismo, i linfonodi situati nella regione inguinale, il canale inguinale e varie strutture muscolari e tendinee che si inseriscono in questa regione.
L’ecografia inguinale è di supporto nella diagnosi di:
- Ernia inguinale
- Linfoadenomegalie infiammatorie o neoplastiche
- Patologie muscolari o tendinee
- monitoraggio dei pazienti sottoposti ad intervento per la correzione dell’ernia (per valutare la presenza di eventuali recidive)
I linfonodi inguinali possono aumentare di volume anche per flogosi (depilazione, lesioni cutanee in regione inguinale, idrosiadenite, dermatiti da contatto) , per infezioni o per metastasi.
I linfonodi infiammati sono spesso dolenti alla palpazione e ben riconoscibili all’ecografia.
L’ernia inguinale è la patologia più frequente (in percentuale superiore tra gli uomini) caratterizzata dalla fuoriuscita di un’ansa intestinale o di grasso mesenterico nel canale inguinale.
Anche la pubalgia (sindrome dolorosa che interessa i muscoli che si inseriscono sul tubercolo pubico) può presentarsi come dolore all’inguine ma in questo caso sarà indicata un’ecografia muscolo-tendinea.
L’ ecografia inguinale è in grado di valutare in maniera adeguata le strutture di cui sopra e verificare sia in condizioni di riposo che in fase dinamica la presenza o meno di erniazioni.
Inoltre questa ecografia è utile per escludere la sussistenza di eventuali complicanze dell’ernia inguinale individuando la presenza di segni di sofferenza delle anse intestinali soggette ad ernia e di versamento o linfonodi in sede inguinale.
COME SI SVOLGE L’ESAME
Ha una durata di circa 20 minuti, il paziente viene fatto stendere supino sul lettino ecografico e la parte interessa verrà cosparsa con uno strato di gel trasparente, per favorire la trasmissione degli ultrasuoni in profondità.
Il referto è immediato, ovvero viene consegnato al paziente subito dopo la conclusione dell’esame.
PREPARAZIONE
Per questo esame non è prevista alcuna preparazione particolare.
E’ necessario presentarsi all’esame con i referti delle ultime ecografie eseguite o di qualunque altro esame fatto in precedenza (RMN, RX, esami del sangue, ecc…), lettere di dimissione dopo ricoveri e farmaci assunti abitualmente.
E’ consigliato portare un referto del medico specialista oppure l’impegnativa del medico curante che riporti l’indicazione del cosiddetto “Quesito Clinico” (o Quesito Diagnostico), con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificato dal medico curante del paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del quesito clinico consente al medico ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.