L’ecografia addome superiore è un esame non invasivo che attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni – onde sonore ad alta frequenza innocue per il corpo umano e per i suoi tessuti – permette di visualizzare su un monitor le immagini degli organi e dei vasi sanguigni che sono posti nella cavità addominale superiore.
L’ecografia addome superiore viene effettuata per visualizzare la morfologia e verificare la salute di organi importanti come il fegato e le vie biliari, il pancreas, la cistifellea, la milza e i reni.
Consente inoltre di valutare lo stato di salute dei grossi vasi sanguigni addominali, dei linfonodi profondi, del peritoneo e del retro peritoneo.
COME SI SVOLGE L’ECOGRAFIA
Prima di eseguire l’ecografia addome superiore, sulla pelle del paziente – in corrispondenza con la zona del corpo da analizzare – viene applicato un gel che renda più scorrevole e faciliti l’utilizzo della sonda che invia gli ultrasuoni all’apparecchio. Il risultato viene visualizzato su un monitor collegato all’apparecchio.
Durante l’esame il paziente è in posizione supina. L’esecuzione di questo esame è del tutto indolore e non provoca alcun rischio al paziente.
Il referto è immediato, ovvero viene consegnato al paziente subito dopo la conclusione dell’esame.
PREPARAZIONE
Per prepararsi al meglio per questo tipo di ecografia viene richiesto al paziente di presentarsi a digiuno da almeno 6-8 ore e di bere, 1 ora prima di recarsi in ambulatorio, mezzo litro di acqua naturale senza più urinare fino alla conclusione dell’esame.
E’ inoltre consigliato seguire un’alimentazione, nei 3 giorni che precedono l’appuntamento, priva di formaggi, legumi, frutta e verdura (si intende in grandi quantità) e bevande gasate (compresa acqua frizzante)
E’ necessario presentarsi all’esame con i referti delle ultime ecografie eseguite o di qualunque altro esame fatto in precedenza (RMN, RX, esami del sangue, ecc…), lettere di dimissione dopo ricoveri e farmaci assunti abitualmente.
E’ consigliato portare un referto del medico specialista oppure l’impegnativa del medico curante che riporti l’indicazione del cosiddetto “Quesito Clinico” (o Quesito Diagnostico), con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificato dal medico curante del paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del quesito clinico consente al medico ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.