L’ecografia pancreatica è un esame diagnostico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni – onde sonore ad alta frequenza innocue per il corpo umano e i suoi tessuti – per studiare la forma, le dimensioni ed il tessuto costitutivo del pancreas, i suoi dotti e le strutture vascolari connesse. Serve quindi principalmente a verificare se esiste una patologia a carico dell’organo.
L’ecografia pancreatica permette di evidenziare la presenza di cisti, infiammazioni acute e croniche (pancreatiti) e neoformazioni di natura benigna o maligna. È particolarmente utile nel follow up delle neoformazioni benigne.
Con questo esame è possibile anche evidenziare eventuali problemi alle vie biliari come dilatazioni, calcoli e tumori.
COME SI SVOLGE L’ESAME
il paziente è sdraiato e viene invitato dallo specialista ad assumere diverse posizioni, a seconda dell’area da esplorare. Dopo aver applicato una piccola quantità di gel sulla superficie cutanea, il medico radiologo appoggia e muove, a contatto della regione addominale superiore, una sonda ecografica, in grado di produrre sezioni anatomiche fedeli delle strutture esaminate.
L’ecografia pancreatica non è un esame invasivo e non comporta rischi per il paziente ed ha una durata di circa 20 minuti.
PREPARAZIONE
Per prepararsi al meglio per questo tipo di ecografia viene richiesto al paziente di presentarsi a digiuno da almeno 6-8 ore; è inoltre consigliato seguire un’alimentazione, nei 3 giorni che precedono l’appuntamento, priva di formaggi, legumi, frutta e verdura (si intende in grandi quantità) e bevande gasate (compresa acqua frizzante) questo perché il meteorismo intestinale potrebbe determinare la non completa visualizzazione dell’organo.
E’ necessario presentarsi all’esame con i referti delle ultime ecografie eseguite o di qualunque altro esame fatto in precedenza (RMN, RX, esami del sangue, ecc…), lettere di dimissione dopo ricoveri e farmaci assunti abitualmente.
E’ consigliato portare un referto del medico specialista oppure l’impegnativa del medico curante che riporti l’indicazione del cosiddetto “Quesito Clinico” (o Quesito Diagnostico). Con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificato dal medico curante del paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del quesito clinico consente al medico ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.