Il laser per l’epilazione definitiva è una tecnica che permette la rimozione dei peli superflui su viso e corpo; funziona attraverso fasci di luce che agiscono sui peli nella loro interezza, a differenza di altre tecniche di depilazione infatti, quella con il laser ha l’obiettivo di bruciare, seduta dopo seduta, il bulbo pilifero e il fusto, fino alla completa rimozione.
L’epilazione laser è una procedura sicura e consente un progressivo assottigliamento e un sensibile diradamento della peluria, rallentandone fortemente la ricrescita.
E’ importante chiarire che non elimina la peluria in modo definitivo, in quanto gli effetti del trattamento estetico non durano per tutta la vita, la procedura però presenta una serie di importanti vantaggi: oltre ad essere indolore, infatti, favorisce una riduzione della quantità e del diametro dei peli, nonché una ricrescita lenta, se non addirittura pressoché inesistente, grazie all’eliminazione del bulbo pilifero.
In linea generale, si può considerare ottimo un trattamento che elimina i peli della zona trattata dell’80%. Questi risultati possono mantenuti per lungo tempo, se si ripetono delle sedute di mantenimento. I peli che non sono stati del tutto rimossi vengono trasformati comunque in una sottile peluria, non visibile a occhio nudo.
Nell’epilazione laser, infatti, il pelo non è strappato ma la fototermolisi (ossia l’energia luminosa che si trasforma in calore) provoca la distruzione del bulbo e delle cellule che lo rigenerano, consentendo di ottenere risultati duraturi.
L’epilazione laser è indicata per le persone affette da patologie legate al bulbo pilifero (follicoliti irritative e cisti pilonidali) che possono esacerbarsi proprio depilandosi di continuo.
Un consulto individuale è il modo migliore per pianificare la cadenza (mensile o bimestrale), il numero delle sedute e il risultato a cui si può aspirare al termine dei trattamenti; queste variabili dipendono da:
- caratteristiche del pelo (colore, diametro del fusto e densità pilifera)
- fototipo
- eventuali lesioni cutanee
- patologie concomitanti
L’epilazione laser garantisce risultati migliori sulla peluria di colore scuro su una carnagione chiara; Inoltre, non è consigliabile trattare pelli con fototipo elevato (V o VI), in quanto presentano grandi quantità di melanina: in tal caso, il calore tende a essere assorbito dalla pelle e non dal pelo, comportando una sensazione dolorosa durante la seduta. Ecco perché è meglio abbandonare l’idea se la peluria è chiara o la carnagione è molto scura, ed, in genere, se tra peli e pelle c’è poco contrasto.
CONTROINDICAZIONI
Nel caso siano presenti irsutismo e ipertricosi secondari a disfunzioni ormonali è sempre meglio chiedere un consiglio ad un dermatologo. Anche i nei vanno sempre valutati prima del trattamento, evitando di trattare le zone cutanee in cui sono presenti quelli melanocitari, in quanto soggetti a modificazioni in caso di assorbimento dell’energia laser.
L’epilazione laser non è indicata in corso di terapie orali con corticosteroidei ad alte dosi, antibiotici, trattamenti ormonali sostitutivi, farmaci immunosoppressori ed altri fotosensibilizzanti (come l’isotretinoina per l’acne): il rischio è quello di provocare l’insorgenza di macchie cutanee o produrre un effetto solo temporaneo della diminuzione dei peli.
COME PREPARARSI AL TRATTAMENTO
La zona interessata dev’essere preventivamente rasata, in modo da garantire che la potenza del fascio di luce venga diretta verso il bulbo pilifero; inoltre, dev’essere preventivamente detersa, quindi privata di creme, profumi, deodoranti o qualunque prodotto che possa interagire con il laser. Inoltre, è necessario evitare di fare la ceretta, togliere i peli con la pinzetta o decolorarli un mese prima dell’epilazione.
Inoltre le sedute di epilazione laser andrebbero eseguite almeno 30–40 giorni prima dell’ esposizione solare, in quanto possono predisporre alla formazione di macchie cutanee scure sulla zona trattata. Se l’epilazione laser è effettuata sulla pelle abbronzata, invece, possono manifestarsi delle ipopigmentazioni, risultato del danneggiamento della melanina. Sulle zone trattate esposte alla luce del sole – come, ad esempio, il viso – è consigliabile usare, quindi, un filtro con protezione alta (SPF 50), anche in inverno.
Detto ciò sottolineiamo che è meglio sottoporsi al trattamento nei periodi lontani dall’estate o, in genere, quando c’è la sicurezza di non abbronzarsi.