L’ecografia al seno, o ecografia mammaria, è un esame che impiega gli ultrasuoni per esplorare il tessuto ghiandolare della zona del seno e dei cavi ascellari. L’ecografia al seno non è invasiva e serve al medico ginecologo per rilevare la presenza di noduli benigni o maligni della ghiandola mammaria, eventuali infiammazioni del tessuto del seno ed eventuali alterazioni dei linfonodi del cavo ascellare.
L’ecografia al seno non è un esame di screening preventivo del tumore alla mammella. Su indicazione del medico ginecologo, può servire a completare i risultati della mammografia e a migliorarne l’accuratezza. Poiché è un esame ad elevata sensibilità per lo studio delle mammelle particolarmente dense e fibrose, può essere proposto alle pazienti sotto i 40 anni come completamento diagnostico alla visita senologica.
COME SI SVOLGE L’ECOGRAFIA
Il medico chiede alla paziente di stendersi in posizione supina e portare le mani dietro la testa. Nella zona del seno viene applicato un gel e, con una sonda appositamente studiata per i tessuti molli, il medico inizia l’esplorazione del tessuto mammario. Le immagini prodotte dagli ultrasuoni vengono visualizzate su uno schermo in tempo reale, l’ecografia al seno dura circa 20 minuti.
Il referto è immediato, ovvero viene consegnato al paziente subito dopo la conclusione dell’esame.
PREPARAZIONE
Per questo esame non è prevista alcuna preparazione particolare.
E’ necessario presentarsi all’esame con i referti delle ultime ecografie eseguite o di qualunque altro esame fatto in precedenza (RMN, RX, esami del sangue, ecc…), lettere di dimissione dopo ricoveri e farmaci assunti abitualmente.
E’ consigliato portare un referto del medico specialista oppure l’impegnativa del medico curante che riporti l’indicazione del cosiddetto “Quesito Clinico” (o Quesito Diagnostico), con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificato dal medico curante del paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del quesito clinico consente al medico ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.