È la scienza che si occupa dello sviluppo psicofisico dei bambini in età pediatrica (età compresa tra 0 e 18 anni) e della diagnosi e terapia delle malattie infantili; si può anche definire: lo studio della fisiopatologia dell’accrescimento.
La prima visita pediatrica dovrà essere effettuata entro il primo mese di vita del neonato. In quella occasione, il pediatra farà il primo bilancio di salute.
L’American Academy of Pediatrics raccomanda di sottoporre i bambini a visite mediche preventive a 12, 15, 18, 24 e 30 mesi di età e poi con cadenza annuale fino ai 10 anni. Le visite possono essere eseguite più spesso in base al consiglio del medico o alle necessità della famiglia.
IL PEDIATRA È IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER MAMMA E PAPÀ PER OGNI PICCOLO O GRANDE DUBBIO SULLA SALUTE DEL LORO PICCOLO.
COME SI SVOLGE UNA VISITA PEDIATRICA
La visita pediatrica in genere comprende i seguenti passaggi:
- anamnesi: raccolta dettagliata della storia clinica del bambino. Include eventuali sintomi, malattie precedenti e informazioni sulla sua crescita e sviluppo
- esame obiettivo: ispezione fisica del piccolo per valutare le sue condizioni generali. Viene osservato il suo aspetto fisico (si misura altezza, peso e circonferenza cranica), si valuta lo sviluppo psicomotorio e la postura e l’eventuale presenza di segni clinici (si verifica vista e udito, esamina comportamento e alimentazione
- informazioni generali: ad esempio fornisce indicazioni sul calendario vaccinale e ne verifica l’aderenza
- esami diagnostici: se necessario, prescrizione e analisi di test diagnostici specifici per approfondire la valutazione, come analisi del sangue, radiografie o altri esami strumentali
- prescrizione delle terapie: qualora si renda necessario, il pediatra può raccomandare trattamenti o terapie mirate per identificare disturbi risolvibili con una diagnosi precoce.
Durante la consulenza pediatrica, il medico è disponibile a rispondere alle domande e alle preoccupazioni dei genitori relative alla salute. In particolare, durante le prime visite, il pediatra potrebbe chiedere l’assistenza del genitore per agevolare la visita.
Questo potrebbe includere richieste come tenere il piccolo sulle gambe, contribuire a mantenerlo fermo durante l’esame e coinvolgere il genitore nella conversazione o nell’interazione con il figlio.
Alcune manovre, seppur necessarie, possono risultare fastidiose, come l’osservazione dell’orecchio o della gola; quindi, il supporto del genitore è essenziale per evitare traumi o disagi al bambino.
VISITE DA FARE ENTRO IL PRIMO ANNO DI ETÀ
Le visite fino al compimento dell’anno di età, in generale, dovrebbero essere programmate con un intervallo di 2 mesi, dal momento che il ritmo di crescita del lattante cambia, e si verifica uno sviluppo psicomotorio straordinario che richiede di essere monitorato.
Durante queste visite, è essenziale esaminare le capacità uditive e di risposta, l’attitudine alla relazione, nonché la capacità di stare seduto e muoversi nell’ambiente circostante.
Devono essere fornite indicazioni riguardanti:
- i cambiamenti nella dieta
- i tipi di stimoli da fornire
- la pratica della lettura quotidiana di libri
- le precauzioni per prevenire il soffocamento
- l’uso responsabile dei mezzi tecnologici.
Le prime visite pediatriche del bambino sono appuntamenti fondamentali per monitorare il suo stato di salute e la sua crescita, per questo devono essere eseguite a cadenza regolare; hanno una frequenza maggiore durante il primo anno di vita e si diradano gradualmente con il passare del tempo.
Più precisamente, il calendario dei bilanci di salute è uniforme per tutte le Regioni italiane e prevede le visite nei seguenti periodi di età:
- primo controllo: 1 mese
- secondo controllo: 2-3 mesi
- terzo controllo: 4-6 mesi
- quarto controllo: 7-9 mesi
- quinto controllo: 10-12 mesi
- sesto controllo: 15-18 mesi
- settimo controllo: 2-3 anni
- ottavo controllo: 5-6 anni
- nono controllo: 8-10 anni
- decimo controllo: 11-13 anni.
CONTROLLO 1 MESE
Di solito, la prima visita pediatrica viene eseguita entro le prime 2 settimane dalla nascita e non oltre il primo mese di vita. Il suo obiettivo principale è valutare:
- l’ allattamento
- l’aumento del peso, dell’altezza, della circonferenza cranica e la fontanella anteriore
- gli occhi
- i genitali
- il comportamento neurologico (ipotonia, ipertono, presenza riflessi neonatali)
- eventuali malformazioni non visibili alla nascita
- lo stato di salute e benessere della madre
Inoltre, viene effettuata la manovra di Ortolani per verificare l’articolazione dell’anca neonatale, e vengono controllati la fontanella, la vista, l’udito e gli organi genitali. Nel caso di eventuali malformazioni congenite, come il piede torto o difetti cardiaci, il pediatra sottopone il piccolo paziente a un’attenzione particolare, e in caso, prescrive ulteriori approfondimenti diagnostici.
Durante l’incontro con i genitori, vengono affrontati temi legati all’alimentazione. Il pediatra offre informazioni dettagliate e ascolta eventuali preoccupazioni o dubbi dei genitori in merito. Nel caso in cui la madre non possa allattare al seno per varie ragioni, il medico fornisce indicazioni sul latte artificiale.
CONTROLLO 2 MESI
La seconda visita è programmata per il secondo mese del neonato. Si tratta di un appuntamento di grande importanza, dal momento che, oltre a verificare le condizioni di crescita ponderale e il comportamento neurologico del neonato, è il momento di fornire ai genitori indicazioni su come interagire con il proprio piccolo.
Le indagini fondamentali vengono nuovamente eseguite, e comprendono l’esame fisico, la misurazione della crescita, la valutazione psicomotoria e lo stato cardiovascolare.
Durante questo incontro, si discute anche delle vaccinazioni. Inoltre, la visita tra il secondo e il terzo mese rappresenta l’occasione per eseguire l’ecografia delle anche.
Il pediatra fornisce indicazioni concrete su come stabilire i ritmi di alimentazione e sonno, nonché su come affrontare le possibili crisi di pianto inconsolabile, dovute ad esempio alle coliche gassose. Inizia, inoltre, il percorso educativo per il sonno notturno.
CONTROLLO 3 MESI
Durante la visita dei 3 mesi, si verificano e si consolidano le indicazioni date in precedenza. A questo punto, il neonato dovrebbe crescere con un ritmo costante e avere un’organizzazione giornaliera abbastanza regolare.
Durante questa visita, vengono controllati alcuni progressi neurologici fondamentali, come il controllo del capo, la prensione con la mano e la scomparsa di alcuni riflessi neonatali.
CONTROLLO 4-6 MESI
La visita tra il quarto e il sesto mese è particolarmente significativa, poiché si discutono con i genitori i seguenti argomenti:
- i prossimi futuri cambiamenti di alimentazione, inclusa l’introduzione della frutta fresca e lo svezzamento
- come stimolare l’apprendimento del linguaggio
- come promuovere le abilità motorie del lattante, con quali attività e giochi
Nuovamente, dunque, si procede con l’esame fisico e la valutazione psicomotoria e sensoriale, dove il pediatra può eseguire indagini per confermare la simmetria nei movimenti oculari.
Durante questa fase, vengono anche verificate le vaccinazioni. Nel caso in cui non sia stata affrontata precedentemente, si discute anche dello svezzamento (o alimentazione complementare), ossia l’introduzione dei primi cibi oltre al latte.
CONTROLLO 8-9 MESI
Durante questa consultazione, il pediatra procede nuovamente con la misurazione del peso e dell’altezza del bambino, e acquisisce informazioni sulle sue eventuali nuove abilità, come:
- gattonare
- alzarsi in piedi
- pronunciare le prime parole
- afferrare gli oggetti con sicurezza.
Inoltre, potrebbe essere eseguito il test per valutare l’udito e le capacità attentive e relazionali del bambino.
CONTROLLO 12 MESI
All’età di 12 mesi, si approfondisce il discorso sull’alimentazione, si rivedono con i genitori le indicazioni precedenti e vengono fornite informazioni sui vaccini consigliati tra i 13 e i 15 mesi, tra cui morbillo, parotite, rosolia e varicella.
CONTROLLO DOPO I 3 ANNI
Dopo i 3 anni, i controlli sono programmati con una frequenza annuale fino all’adolescenza.
In base alle diverse età, l’attenzione si concentra su diversi aspetti, tra cui:
- una corretta ed equilibrata alimentazione per prevenire il rischio di sovrappeso
- lo sviluppo motorio regolare
- la gestione del tempo libero
- il progresso del linguaggio e delle capacità relazionali
Si valutano eventuali disturbi dell’apprendimento come il deficit dell’attenzione e la dislessia e si considera la qualità dell’inserimento scolastico. Si affrontano, inoltre, problematiche ortopediche come postura, scoliosi e piede piatto.
In adolescenza, si discute del vaccino contro il papilloma virus, e si possono affrontare tematiche riguardanti l’abuso di alcool o sostanze, i disturbi alimentari, nonché l’educazione e l’informazione sessuale.